Apriamo i Porti presenta

Il Timone: Fake News & Migrazione

Il podcast che ti aiuta a navigare nel mare della disinformazione!

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Episodio 0: Fake News & Migrazione

Per secoli usate per scopi politici, oggi le fake news non risparmiano la delicata tematica dell’immigrazione. Insieme ad esperti e persone migranti, proveremo a sfatare le più comuni notizie false che impediscono di affrontare il tema in modo efficace ed inclusivo. Ma perché tanta disinformazione? Come affrontarla? In questo episodio introduttivo, ne parliamo con Paolo Celot, Segretario Generale di EAVI.

Episodio 1: Si vogliono integrare

“Non si vogliono integrare”, “non imparano la lingua”, “i nostri e i loro valori sono incompatibili”. Ma è davvero così? In questo primo episodio della serie sfateremo insieme uno dei più comuni miti sulle persone migranti, che spegne sul nascere ogni possibilità di confronto ed inclusione. Ne parliamo con Yassine El Ghlid e Pascale Zaourou, che ci raccontano le loro storie di integrazione riuscita in Italia e Lussemburgo.

Episodio 2: Non ci rubano il lavoro

È vero che gli stranieri ci tolgono opportunità di lavoro? Quali sono stati gli effetti della sanatoria Bellanova in Italia? Ne parliamo in questo episodio grazie ai racconti di Camilla (Associazione Pensare migrante), Kamal (Arci Porco Rosso) e Claudia.

Episodio 3: Decreti INsicurezza

A 667 giorni dall’approvazione dei decreti sicurezza, i costi sociali, economici e giudiziari provocati sono stati incalcolabili. Parte della stessa maggioranza di governo che ha dato loro vita, ora vuole rivederli. Ne parliamo con Caterina Bove, avvocata dell’ Associazione Studi Giuridici Immigrazione.

Episodio 4: Patto sull’immigrazione, un’Europa più solidale?

In questo episodio parliamo di politica europea, ed in particolare del Patto sull’immigrazione e l’asilo presentato dalla Commissione europea lo scorso settembre. Davvero si supera il sistema di Dublino? E con questo Patto, l’Europa si riscopre più o meno solidale?Intervengono Annalise Baldaccini di Amnesty International Bruxelles e Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale.

Episodio 5: La Libia non è un Paese sicuro

La Libia è un Paese in conflitto e nel caos, dove si commettono abitualmente gravi violazioni dei diritti umani, torture ed estorsioni a danni dei migranti ormai ampiamente documentate.In questo episodio parliamo con due ospiti davvero speciali di cosa succede dall’altra parte del Mediterraneo. Saybo condivide con noi il racconto del suo viaggio attraverso la Libia fino all’Italia. Pietro Bartolo, attraverso la sua decennale esperienza come medico di Lampedusa e più recentemente come parlamentare europeo, ci racconta perché la Libia NON è un Paese sicuro.

Episodio 7: Non è tutta colpa della Bosnia

Insieme a Federico Baccini di Barbalcani parliamo di quello che succede su uno dei confini più delicati dell’Unione Europea: quello con la Bosnia ed Erzegovina. Di chi sono le responsabilità? Ascoltiamo le testimonianze di Isabella Ranieri, studentessa e attivista in Croazia, e di Maria Arena, presidente della sottocommissione del Parlamento Europeo per i diritti umani.

Episodio 8: Isolati sull’isola, UE e Turchia arenati a Samos

Il 18 marzo ricorre il quinto anniversario dell’accordo UE-Turchia sulla gestione dei flussi migratori. Cinque anni dopo, possiamo davvero considerarlo un successo? Chi attraversa il mare della Turchia arriva su una delle isole del mare Egeo, bloccat* in attesa del permesso di poter entrare nella fortezza europea. Ma qual è davvero la situazione nei campi/hotspot sulle isole greche?
Ne parliamo con Margherita del Progetto Armonia e Adel, rifugiato siriano bloccato sulle isole, anche lui volontario della ong. Ascoltiamo anche le testimonianze di Allegra Salvini e di Europe Must Act Italia.

Episodio 9: The Jungle, dimenticat* tra Francia e Regno Unito

Calais, Grande Synthe e il nord della Francia: una frontiera spesso dimenticata, territorio in cui ogni giorno centinaia di persone migranti aspettano di attraversare la Manica per arrivare nel Regno Unito. Tra sgomberi e una repressione sempre più dura, le condizioni nella “giungla” oltrepassano i limiti dell’umanità. Attraverso le testimonianze di volontari e persone migranti, questo episodio cerca di far luce su come ancora oggi si viva negli accampamenti di Calais, perché si è arrivati a questa situazione e come la si potrebbe risolvere.

Episodio 10: Lo status di rifugiatə

In tempi di Ddl Zan, di zone libere da ideologia LGBT in Polonia, di terapie di conversione in 30 Stati USA su 50, l’orientamento sessuale e l’identità di genere sono oggetto di discriminazione quotidiana in tutto il mondo.Il “maschio etero” rappresenta la norma, lo standard contro il quale si misura tutto e che porta a non riconoscere tutto ciò che è “altro”. Quando la condizione di “altro” scatena violenza e paura del “diverso”, queste persone, che temono per la propria integrità psico-fisica, decidono di scappare e cercare rifugio in altri Paesi. Ma se non scappano da una guerra, è legittimo accoglierli come rifugiatə? Cosa dice la legge?Ne abbiamo parlato con Irene M, ricercatrice su diritto d’asilo e teorie queer e Luna Liboni, esperta di problematiche affrontate da richiedenti asilo LGBTI in Europa.

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